Il Giappone ha affrontato una contrazione della produzione manifatturiera a marzo, mentre le aziende sono state costrette a pagare più inflazione e meno domanda. Dati recenti della Banca del Giappone hanno mostrato che la produzione industriale è diminuita dello 0,2% a marzo, in calo per il sesto mese consecutivo, con un calo dell’1,3% nei primi tre mesi dell’anno. I conflitti commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno portato le imprese giapponesi a ridurre gli investimenti, costringendo i produttori a prendere misure drastiche per mantenere i margini di profitto. Anche l’indice dei prezzi alla produzione, che misura l’inflazione alla fonte, ha registrato una contrazione dell’1,2% a marzo, il che significa che le aziende pagano più inflazione e meno domanda. Le cifre sono un promemoria della fragilità della ripresa economica del Giappone. La Bank of Japan ha tagliato i tassi di interesse lo scorso anno per stimolare l’economia e ha anche introdotto programmi di acquisto di titoli per aumentare la liquidità nell’economia. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la ripresa sembra aver perso slancio. La Bank of Japan sta ora monitorando attentamente i dati economici per determinare se è necessario introdurre ulteriori misure di stimolo per promuovere la crescita. Il governo ha dichiarato che continuerà a fare tutto il possibile per sostenere l’economia, ma ha anche avvertito che la ripresa in Giappone potrebbe essere più lenta del previsto.
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Il Giappone è uno Stato insulare dell’Asia orientale. Situato nell’Oceano Pacifico, il Giappone è limitato a ovest dal Mar del Giappone, a nord dal mare di Ochotsk, a est dall’Oceano Pacifico settentrionale e a sud dal Mar Cinese Orientale.
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