La triste storia di Laura Ann Carleton, una 66enne proprietaria di un negozio di abbigliamento di Cedar Glen, una comunità a nord di San Bernardino, in California, uccisa in seguito a una disputa su una bandiera dell’orgoglio LGBTQ+. Venerdì 18 agosto, i deputati della stazione dello sceriffo Twins Peaks sono stati avvertiti di una sparatoria nella vicina Mag.Pi, dove hanno trovato la vittima con una ferita da arma da fuoco. Il suo assassino è fuggito a piedi e poi è stato ucciso in un ulteriore scontro con le forze dell’ordine. Secondo quanto dichiarato dal dipartimento dello sceriffo del San Bernardino, l’omicida ha fatto diversi commenti offensivi sulla bandiera arcobaleno esposta fuori dal negozio prima di sparare.
Nonostante la crudele perdita, i membri della loca comunità cittadina hanno organizzato un memoriale in onore della vittima con fiori, bandiere arcobaleno e striscioni. Folle di persone, raccontando le loro storie di artista, imprenditrice, madre e amica, hanno inondato i social media di ricordi e ricordi di Carleton. Lake Arrowhead LGBTQ+ l’ha descritta come “un personaggio straordinario nella zona”, mentre Lisa Middleton, candidata al senato della California, ha affermato che la tragedia è un “atto di violenza senza senso” che dobbiamo condannare.
Questo tragico episodio non è unico: a luglio, una chiesa LGBTQ+ è stata incendiata in Texas e una pasticceria in Oklahoma ha subito un atto di terrorismo dopo aver ospitato una mostra d’arte con drag queen. Una famiglia dell’Ohio si è vista anche rubare la bandiera arcobaleno ed è stato bruciata in un atto di violenza.
È chiaro che dobbiamo proteggere le nostre comunità da chi cerca di esercitare aversioni, paure e discriminazione nei confronti degli LGBTQ+. Lasciamo che l’esempio di Laura Ann Carleton ci ricordi quanto sia importante tenere insieme contro l’odio e la violenza.
Quale era l’obiettivo esatto dell’oltraggio dell’omicida sulla bandiera arcobaleno?
L’obiettivo esatto dell’oltraggio dell’omicida sulla bandiera arcobaleno era chiaro: colpire e discriminate un sintomo della comunità e dell’accettazione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere delle persone LGBTQ+. L’omicidio di Laura Ann Carleton, una donna conosciuta come “Lauri”, ha lasciato i membri della comunità sconvolti e rattristati. Essendo stata un’attivista per la comunità LGBTQ+, Carleton aveva una passione per l’architettura, il design, l’arte fine, il cibo e la moda, che nasceva dai numerosi viaggi intrapresi insieme a suo marito e alla loro grande famiglia allargata.
Gli omicidi e gli atti di violenza contro la comunità LGBTQ+ non sono rari negli Stati Uniti: il Community Unitarian Universalist Church di Texas è stato incendiato nel luglio del 2020, poche settimane dopo essere stato presentato in un video anti-LGBTQ+. Una donut shop dell’Oklahoma è stata devastata da un attentato d’incendio pochi mesi prima, dopo aver organizzato un’esposizione per drag-queen, e una bandiera arcobaleno è stata rubata da una casa di famiglia dell’Ohio e bruciata in un violento acto omofobico.
La comunità locale e i membri della comunità si sono uniti per organizzare una memoria di Carleton, portando fiori, bandiere arcobaleno e manifesti all’esterno del negozio, come simbolo di pace e unità. Anche i politici della zona, come l’ex consigliera comunaleLisa Middleton e Derek Marshall, un candidato alla Camera dei Rappresentanti, hanno espresso frasi commoventi per ricordare la vittima e di condannare la violenza omofobica, invitando tutti gli statunitensi a rifiutare tutte le forme di odio, paura e discriminazione.
La tragedia di Laura Ann Carleton non deve essere dimenticata, ma mette in una luce ancora più forte la necessità di lottare contro l’odio e la violenza, anche quando si tratta di una così piccola come una bandiera arcobaleno. La vita di Carleton e la sua eredità devono dare forza alla comunità LGBTQ+ e ai suoi membri, in modo che la sua missione di inclusione, accettazione e unità possano vivere per sempre.
Quale iniziativa è stata intrapresa dal dipartimento di San Bernardino per proteggere le comunità LGBTQ+?
Per proteggere le comunità LGBTQ+ il Dipartimento di San Bernardino ha intrapreso varie iniziative tra cui la celebrazione della vittima Laura Ann Carleton con l’esposizione di bandiere arcobaleno, fiori, candele e banner esposti davanti al negozio Mag.Pi. Gli esponenti locali hanno riconosciuto il tragico omicidio come una violenza ingiustificabile, una ferita per le comunità LGBTQ+ convergele. Inoltre, i leader della comunità ed i rappresentanti eletti si sono uniti per celebrare la vittima, ricordare la sua memoria e garantire che il suo spirito di accettazione e unità non muoia. La politica Lisa Middleton, candidata alla Camera dei Rappresentanti del California, ha espresso le sue condoglianze attraverso un post su Twitter, definendo il gesto del killer “senza senso”. L’omicidio ci fa riflettere sull’importanza di rifiutare l’odio, la paura e la discriminazione in ogni sua forma e soprattutto dello stare insieme per contrastare la violenza. Infine, il Dipartimento di San Bernardino ha anche espresso più volte un sostegno alla causa LGBTQ+, affrontando e appoggiando iniziative volte a contrastare la violenza contro le persone, come il flaggaggio dei luoghi. Un modo per dare forza ed enfasi alla causa e far prendere coscienza sul messaggio di parità e rispetto verso le minoranze. Dal gesto di barbarie compiuto alla vittima Laura Ann Carleton, bisogna ricordare che vivere una vita libera e senza discriminazioni è un diritto conquistato a suon di lotte e rivendicazioni, poiché non è una cosa scontata.
Quale messaggio Laura Ann Carleton vuole trasmettere attraverso la sua tragiche storia?
Laura Ann Carleton è diventata un simbolo della comunità LGBTQ + dopo la sua tragica morte, con molti che celebrano la sua vita e ricordano il suo sostegno e la sua dedizione alla creazione di uno spazio inclusivo per le persone appartenenti a questa comunità. Il messaggio che ha voluto trasmettere è l’importanza di mantenere l’unità e l’accettazione, al di là delle differenze. Anche se la sua vita è stata purtroppo interrotta da un atto di violenza omofobico ed eterofobico, i suoi amici e la sua famiglia ricordano la lezione di tolleranza insegnata da Laura Carleton e si prendono cura dei segni indelebili che ha lasciato sulla comunità.
Laura ha dimostrato di avere una passione e un amore profondi per la sua comunità, mostrando rispetto, sostegno, tolleranza e amore. In questo modo ha mostrato che c’è sempre un posto accogliente nella nostra società, qualunque siano le diversità. Il messaggio che Laura desiderava trasmettere alla comunità LGBTQ + in tutto il mondo è di contrastare l’ostilità e la discriminazione, difendendo le proprie identità e non permettendo a nessuno di impedire loro di vivere pienamente la loro vita.
Laura ha posto grande importanza al senso di comunità per le persone LGBTQ + e ha lottato per la loro inclusione, aiutandoli ad affrontare le discriminazioni, aiutando a ispirare l’autostima, la leadership e a rafforzare le connessioni nella comunità. Il suo atto eroico e coraggioso di perdere la vita lottando per i diritti degli altri è un messaggio profondo e ricorda a tutti noi che anche di fronte alla paura e alla discriminazione, possiamo sempre scegliere di amarci a vicenda. Si tratta della prova più grande del suo amore per la comunità LGBTQ +.