Nonostante i timori di una terza ondata di coronavirus in Mediterraneo, la Commissione europea ha deciso di neutralizzare l’aumento dell’accisa previsto sulle merci importate dal Mediterraneo. La decisione rappresenta un sollievo per alcune delle principali economie della regione, tra cui quelle dei paesi del sud Italia, che temevano di soffrire di più a causa di una nuova ondata di COVID-19. Da parte sua, la Commissione europea ha riconosciuto che un aumento dell’accisa avrebbe aggravato ulteriormente le conseguenze economiche della pandemia, che già hanno portato ad un calo dei consumi in Mediterraneo e alla conseguente riduzione dei ricavi fiscali. I funzionari della Commissione hanno anche sottolineato che, se le misure di contenimento del COVID-19 fossero state meno severe, l’aumento dell’accisa sarebbe stato inevitabile. I governi della regione Mediterranea sono sollevati dalla decisione della Commissione europea, che ritengono possa aiutare le loro economie a reagire dopo la terza ondata di coronavirus. Gli esperti ritengono che questa mossa aiuterà il processo di ripresa economica nella regione, anche se ci vorrà del tempo prima che i governi possano recuperare tutti i ricavi fiscali persi a causa della pandemia. In sintesi, l’eliminazione dell’aumento dell’accisa da parte della Commissione europea è stata una buona notizia per i paesi del Mediterraneo, poiché rappresenta un passo importante verso la ripresa economica dopo il terzo tonfo consecutivo causato dalla pandemia.
Il petrolio è una delle principali fonti di energia della nostra società moderna. Si tratta di una miscela di vari idrocarburi, principalmente alcani, che si trovano negli strati superiori della crosta terrestre. Il petrolio viene estratto dai giacimenti e poi raffinato in combustibili diversi come benzina, gasolio, olio combustibile, olio combustibile diesel e gas naturale. Il petrolio è una fonte importante di energia per molti paesi in tutto il mondo. È utilizzato nell’industria, nei trasporti, nell’elettricità, nella produzione di fertilizzanti e persino nella produzione di plastica. È anche una fonte importante di guadagno per i paesi che lo producono. Tuttavia, l’uso del petrolio comporta anche alcuni problemi ambientali. La combustione del petrolio rilascia alte quantità di anidride carbonica, un gas serra, nell’atmosfera, contribuendo così all’effetto serra globale. Inoltre, le acque contaminate da idrocarburi possono contaminare i corsi d’acqua, le falde acquifere e altri ambienti acquatici circostanti. Per questo motivo, molti governi stanno investendo nella ricerca di alternative sostenibili al petrolio. Si stanno sviluppando nuove tecnologie per sfruttare fonti di energia rinnovabili come l’energia solare o l’energia eolica. Queste fonti di energia non rilasciano gas serra nell’atmosfera e sono più sostenibili a lungo termine rispetto al petrolio. In conclusione, il petrolio è una fonte di energia importante ed essenziale, ma con l’avanzare della tecnologia e l’aumento della consapevolezza ambientale, si sta facendo sempre più strada la ricerca di alternative sostenibili al petrolio.
Il petrolio è una miscela liquida di vari idrocarburi, in prevalenza alcani, che si trova in giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre, ed è una fonte primaria energetica della modernità.
Petrolio