L’iniziativa del Love Tank e della MPact Global, “Queers Beyond Borders”, è stata lanciata venerdì 1 settembre per aiutare i migranti LGBTQ+ a navigare nei sistemi governativi in Europa senza temere discriminazioni, all’interno di un clima politico in cui l’opinione pubblica è sempre più contraria ai migranti e alle persone LGBTQ+.
Il progetto fornisce risorse online in cui i migranti trovano informazioni e sostegno su processi di immigrazione, sistemi sanitari e comunità LGBTQ+ friendly in tutta Europa. Al momento, il progetto si concentra su sei città: Berlino, Bruxelles, Lisbona, Londra, Madrid e Parigi; ma ci sono piani di includere altre regioni notevoli nella prossima fase. Il direttore del Love Tank, il Dott. Will Nutland, ha affermato a PinkNews che l’organizzazione si concentrerà sulla differenza di esperienze che i migranti LGBTQ+ hanno e sul contributo che portano nel paese in cui si stabiliscono.
Dall’altra parte Alex Garner, direttore dell’Engagement Community di MPact Global, ha fatto notare come l’iniziativa fornisca una rete di comunità in grado di celebrare l’umanità e le ricchezze dei migranti LGBTQ+ in Europa.
Purtroppo, mentre viene lanciata questa importante iniziativa, il governo britannico ha passato la Legge sull’Immigrazione Illegale a luglio, votando un emendamento al fine di proteggere le persone LGBTQ+ richiedenti asilo. Si assume quindi che, anche se la legge non viene utilizzata direttamente per perseguitare le persone LGBTQ+, finirà comunque per incrementare la sofferenza dei migranti vulnerabili in cercante salvezza in Gran Bretagna.
Per Nutland e l’intero team dell’iniziativa, il progetto deve evolvere in una comunità in grado di fornire ai migranti LGBTQ+ non solo le informazioni di cui hanno bisogno, ma anche di mostrare gli effetti positivi della migrazione.
Dopo la prima fase, quindi, progetti come “Queers Beyond Borders” intende estendere la loro gamma delle città con un focus particolare sui luoghi come la Germania, la Polonia e l’Ucraina, oltre ad includere le città dell’Europa orientale. A lungo termine, non è poi escluso l’arrivo di informazioni anche relativamente a continenti come Nord America e Canada.
Quali altre regioni includerà la prossima fase del progetto?
Quali altre regioni includerà la prossima fase del progetto? La prossima fase del progetto include una focalizzazione su città del centro e orientale Europa, comprese posti come Varsavia, che diventa una priorità a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. La lista di informazioni dell’iniziativa ha in programma di aggiungere città come Dublino, Amsterdam e Zurigo, a cui si aggiungeranno le città con necessità più urgenti e coordinate con organizzazioni locali. Secondo il direttore di Love Tank, Dr. Will Nutland, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di mettere in mostra gli asset e le risorse che i migranti portano nel paese ospitante e creare una rete di comunità solidali. Nutland ha aggiunto che potrebbero esserci anche estensioni extraeuropee come Canada e USA, per i quali potrebbero arrivare fondi da parte delle singole città in modo da aiutare coloro che necessitano maggiormente di sostegno.
Che tipo di informazioni e risorse verranno fornite ai migranti LGBTQ+?
Questa iniziativa fornisce ai migranti online risorse dove possono trovare informazioni e supporto sui processi di immigrazione, sui sistemi sanitari e su come trovare comunità LGBTQ+ amichevoli in tutta Europa. Attualmente il progetto si concentra su sei città: Berlino, Bruxelles, Lisbona, Londra, Madrid e Parigi, ma ha intenzione di includere altre regioni nella fase successiva.
Secondo il direttore dell’organizzazione no-profit The Love Tank Dr.Will Nutland, l’iniziativa vuole mettere in luce le differenze nell’esperienza dei migranti LGBTQ+ e i contributi che queste persone portano nei Paesi dove successivamente scelgono di stabilirsi.
Queers Beyond Borders è in continua evoluzione e continuerà a fornire i migranti LGBTQ+ non solo con le informazioni necessarie, ma anche con un luogo che metta in evidenza e valorizzi i contributi che portano nelle loro comunità.
Come parte di questo progetto, Queers Beyond Borders comprende anche reti in varie città dove i migranti LGBTQ+ possono trovare aiuto e accesso a risorse e servizi delle quali necessitano, come assistenza per l’immigrazione, servizi sanitari, aiuti economici, servizi legali e informazioni su dove trovare le comunità amichevoli.
Supportano anche programmi con il fine di sviluppare la mentalità della comunità. Mentre ancora non è chiaro quali altre regioni includerà la prossima fase del progetto o quali Paesi / continenti succesive verranno aggiunti alla rete di comunità del progetto, Nutland ha dichiarato che città come Varsavia, Dublino, Amsterdam e Zurigo sono tutte da considerare.
L’iniziativa è importante in un periodo in cui la retorica anti-immigrazione e le legislazioni stanno diventando sempre più frequenti nel Regno Unito.
Queers Beyond Borders mira ad aiutare i migranti LGBTQ+ fornendo loro le informazioni di cui hanno bisogno per vivere in sicurezza e felici nelle comunità in cui scelgono di vivere in Europa. Aumentare la consapevolezza dei finanziatori su come la migrazione può migliorare le comunità in cui viviamo, è una parte vitale del progetto.
Quali Paesi/continenti verranno successivamente aggiunti alla rete di comunità del progetto?
Il progetto Queers Beyond Borders, gestito dall’organizzazione no-profit britannica The Love Tank e da MPact, è stato lanciato venerdì 1 settembre. Fornisce risorse online ai migranti in cerca di informazioni e supporto sui sistemi di immigrazione, sul sistema sanitario e su possibili comunità LGBTQ+ amichevoli in tutta Europa.
Finora, il progetto si è concentrato su sei città (Berlino, Bruxelles, Lussemburgo, Lisbona, Londra, Madrid e Parigi) ma si prepara a includere altre regioni nella sua prossima fase. Secondo quanto riferisce il direttore di The Love Tank, Dr Will Nutland, l’organizzazione si focalizzerà sulle differenze nell’esperienza dei migranti LGBTQ+ e sulle risorse che essi portano nei paesi dove decidono di stabilirsi.
Nutland ha spiegato che lo scopo non è di considerare i migranti LGBTQ+ da un punto di vista “deficitario”, poiché molti portano molto in termini di culture, esperienze, cibo e musica.
Alex Garner, direttore di engagement della comunità di MPact Global, ha aggiunto che “non potrebbe esserci iniziativa più necessaria” a fronte del clima politico dell’attuale Europa.
L’iniziativa mira anche a diventare una rete “iterativa” di cui i migranti LGBTQ+ possano usufruire e che sottolinei l’impatto positivo dell’immigrazione.
Al momento il progetto include città dell’Europa orientale, come Varsavia, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, ma anche Dublino, Amsterdam e Zurigo come “omissioni ovvie” da prendere in considerazione nei prossimi mesi.
Inoltre, Queers Beyond Borders tiene in considerazione di ampliare la sua opera sotto il profilo geografico, non limitandosi più all’Europa ma includendo anche Canada o Stati Uniti, qualora si trovi un finanziamento per poterlo realizzare.