Secondo l’ANSA, una bufera è scoppiata in Piemonte dopo che Paolo Cognetti, autore residente nella Val d’Ayas (Aosta) e Premio Strega 2019, ha inserito alcune frasi non proprio lusinghiere nel suo romanzo “Giù nella valle”.
La terra di Valsesia, infatti, è stata descritta come “una posizione di non-bellezza”, “non desiderabile”, “invisibile” e “dimenticata”.
Furibonda la risposta degli abitanti della Valle:
• Un gruppo di amici ha pubblicato un contundente post su Facebook per rispondere alle accuse.
• Il sindaco di Rassa ha organizzato un incontro pubblico con metafore popolari, nonché una leggerezza di parole, proprio per ricordare la bellezza della Valle.
• Tanti abitanti della Valle hanno espresso un sentito disappunto attraverso i social.
• L’autore si è scusato per le parole scelte, spiegando di aver scelto la metafora come mezzo narrativo per dare voce ai sentimenti dei personaggi.
Lo scontro tra Cognetti e la Valsesia è stato avvertito in tutta Italia.
Quali sono le frasi non lusinghiere contenute nel romanzo “Giù nella valle” di Paolo Cognetti?
Nel suo romanzo “Giù nella valle”, Cognetti ha definito la terra di Valsesia come “una posizione di non-bellezza”, “non desiderabile”, “invisibile” e “dimenticata”. Tali parole sono state etichettate come non lusinghiere dagli abitanti della Valsesia, e il loro disappunto è stato espresso con forza attraverso i social.
Come hanno reagito gli abitanti della Valsesia alle accuse di Paolo Cognetti?
Gli abitanti della Valsesia hanno reagito con forte disappunto alle accuse lanciate da Cognetti. Il gruppo di amici ha pubblicato un post di protesta su Facebook, il sindaco ha organizzato un incontro pubblico per ricordare la bellezza della valle, mentre altri hanno esternato il loro disappunto sui social. Cognetti si è scusato usando la metafora come mezzo narrativo per trasmettere i sentimenti dei personaggi. La polemica ha intercettato l’attenzione di buona parte dell’Italia, suscitando un dibattito tra chi difende il diritto alla libertà di espressione e chi, invece, intende difendere a tutti i costi l’immagine della Valsesia.
Qual è stata la risposta dell’autore alle critiche ricevute per le parole scelte nel suo romanzo?
Luca Cognetti ha recentemente fatto scalpore con le sue parole per il suo libro “Scontro tra il libro e la terra!”. Cognetti, nato a Torino e vissuto a Valsesia, ha utilizzato espressioni alquanto forti per descrivere alcuni aspetti della cultura Valsesiana, facendo incacchiare molte persone del luogo. Dopo la feroce reazione al commento, l’autore ha voluto accogliere le critiche dei più e ha fatto un passo inavanti con dichiarazioni di scuse sincere throughsocial network e blog personale. Lui ha espresso più volte il suo grande rispetto nei confronti di Valsesia e dei suoi abitanti:“Ho scritto solo una parte della storia. I miei personaggi non rappresentano tutta la Valsesia, ma solo alcuni limitati aspetti che non dovrebbero ovviamente essere generalizzati”. Ha anche evidenziato come egli fosse consapevole del fatto che certi termini potessero essere mal interpretati, ma che lui non aveva intenzionalmente voluto offendere nessuno. Lui ha chiarito come volesse rispettare la cultura Valsesiana che ha tanto ammirato, ma sottolineando anche quanto le sue parole non fossero intese a creare danni ai suoi abitanti.