Questo è uno spiacevole promemoria che la violenza omofobica – purtroppo – è ancora molto presente nel mondo di oggi. Ne è un esempio la vicenda di Marcin Skalimowski, 41enne di Jersey accusato di aver aggredito con prepotenza un uomo al St James Wine Bar di St Helier, Jersey, nella sera del 20 marzo scorso. Il Marcin la riteneva però omosessuale e per intimidirlo era tornato armato con un fucile a pallini di tipo AK-47 e una baionetta. Per lui si sono tuttavia aperte le porte della giustizia; pochi giorni fa è stato infatti condannato a una pena di 12 mesi per possesso di arma e di 3 mesi, aggiuntivi, per essere risultato colpevole dell’aggressione. Il Sir Timothy Le Cocq ha reso noto che durante l’intervista , Skalimowski ha sostenuto di non avere niente contro le persone LGBTQ+ ma di volerle vedere lontane dagli occhi degli eterosessuali.
Lo stesso avvertimento non bisogna esitare a darlo anche per quanto riguarda un altro episodio di violenza omofobica accaduto da poco qui in Inghilterra, dove due persone sono state aggredite con un coltello all’uscita da una nightclub gay di Clapham. In questo caso, i feriti sono stati trasportati in ospedale ma fortunatamente sono stati dimessi subito dopo. Tale episodio ha causato una grande preoccupazione nel mondo LGBTQ+, che si sente come se la sua “seconda casa” fosse stata attaccata. Molti omosessuali hanno optato per dare una nuova immagine di sé stessi, tentando di celarsi così che criminali simili non si riconoscano in loro.
Nonostante i vari sforzi, è importante ricordare che tutti possono contribuire a creare una società libera dalle discriminazioni; qualora si siano testimoni o si abbia avuto esperienza di reati con finalità omofobica, non bisogna esitare a chiamare le forze dell’ordine.
Quali ulteriori prove sono state valutate per accusare Marcin Skalimowski dell’aggressione?
Quali ulteriori prove sono state valutate per accusare Marcin Skalimowski dell’aggressione? Per accusare Marcin Skalimowski dell’aggressione sono state valutate prove molteplici, tra cui le testimonianze dei membri del personale presenti nella locale, video di sicurezza e le interviste fatte al reo. Skalimowski è stato rimosso dal bar dopo l’aggressione, ma è tornato 10 minuti dopo per minacciare la vittima, di cui pensava fosse gay, con un AK-47 rifle inattivo e con una baionetta. Secondo il promotore di giustizia Luke Sette, il reo ha chiesto al personale se la vittima fosse dentro, prima di estrarre la pistola. Il timore di sicurezza dei membri del personale e quello dei tanti clienti del bar ha reso necessaria l’intervento della forze dell’ordine. Durante l’interrogatorio, Skalimowski ha ammesso l’aggressione e il possesso dell’arma offensiva. Inoltre ha affermato di non avere nulla contro le persone LGBTQ+, ma di voler che queste si “tengano da parte quando si tratta di disturbare le persone eterosessuali”. Oltre a tutti i dettagli appena riportati, il giudice ha preso in considerazione la “significativa componente omofobia” inerente al caso, motivo principale della sentenza. Di conseguenza, Skalimowski è stato condannato a 12 mesi per possesso di arma offensiva e tre mesi per l’aggressione, per un totale di 15 mesi di detenzione.
Quali sono state le ragioni della paura dei membri LGBTQ+ a seguito dell’episodio di violenza avvenuto in una nightclub di Clapham?
Nell’episodio della nightclub di Clapham, due persone sono state accoltellate da un aggressore esterno che ha fatto irruzione nella struttura. La polizia è stata immediatamente avvisata e un’indagine urgente è stata avviata. I membri della comunità LGBTQ+ sono rimasti scioccati da questo grave episodio di violenza, dicendo che la loro “seconda casa è stata attaccata”.
Le persone della comunità queer hanno detto a PinkNews che stanno “camuffandosi” cambiando il loro aspetto in pubblico come conseguenza dell’aggressione ai Two Brewers e di altri episodi di crimini d’odio nel Regno Unito.
Le vittime di questi odiosi crimini d’odio devono sempre sentirsi sicure e appoggiate. Ma comprendere le ragioni della paura dei membri LGBTQ+ a seguito di questo episodio di violenza è un passo fondamentale per contribuire a creare maggiore consapevolezza dei crimini d’odio.
Molti membri della comunità LGBTQ+ si sentono insicuri o impauriti da questa aggressione, poiché le persone dell’orientamento sessuale non sono sempre benvenute e accettate in alcune aree. Le persone hanno paura, a volte, di essere vittima di violenze fisiche o verbali se vengono scoperte a essere parte della comunità LGBTQ+. Possono anche essere preoccupati che quando visitano uno spazio come la nightclub di Clapham, dove alcuni sono andati a bersi qualcosa o a divertirsi e uscire, non sia un posto sicuro e possano essere esposti a situazioni di discriminazione, in tale caso, e a una minaccia per la loro integrità fisica e mentale.
Anche se l’eseguire la giustizia a chi ha commesso tali crimini svolge un’importante funzione, alcuni membri LGBTQ+ sono ancora preoccupati che la violenza omofobica possa aumentare, specialmente quando le persone temono le conseguenze avverse se scelgono di fare rapporto a specifiche violenze.
Esistono alcune misure da intraprendere per creare maggiore consapevolezza riconoscendo la paura legittima dei membri LGBTQ+ di violence. Di primo acchito, possiamo cominciare ad educare e a creare una maggiore consapevolezza sull’importanza della comprensione e dell’accettazione delle persone LGBTQ+, promuovendo la giustizia e mantenendo luoghi pubblici sicuri.
Inoltre, le organizzazioni LGBTQ+ e i governi possono fornire un sostegno alle vittime di crimini d’odio, assicurando loro che verrà fatta giustizia ed incoraggiandole ad denunciare violenze senza paura. Nell’attuale momento, le persone possono anche contattare e appoggiare le associazioni finanziariamente o partecipando come volontari.
C’è molto che possiamo fare per prevenire la violenza omofobica. È importante che tutti noi contribuiscano ad aumentare la consapevolezza in primo luogo, educando e lottando per la sicurezza, l’uguaglianza e l’accettazione di tutti i membri della comunità LGBTQ+.
Quali sono i passi che la società può compiere per scongiurare la violenza omofobica?
Per prevenire la violenza omofobica, innanzitutto occorre una migliore consapevolezza del problema e una maggiore informazione. Molti pregiudizi contro la comunità LGBTQ+ hanno origine da una profonda ignoranza del tema e quindi, l’educazione è uno dei principali passi da intraprendere. I governi dovrebbero intraprendere iniziative per incoraggiare le persone a imparare di più sui diritti degli omosessuali e sui temi LGBTQ+. Allo stesso modo, le scuole potrebbero educare gli studenti sulla diversità sessuale e sulle pratiche di accettazione e tolleranza.
Esistono anche alcune leggi specifiche che possono porre fine alla violenza omofobica. La maggior parte degli stati ha adottato alcune legge antifrode per proteggere i diritti delle persone LGBTQ+. Molte leggi puniscono severamente chi infrange i diritti della comunità LGBTQ+, tenendo conto della natura cesso-discriminatoria dell’aggressione. Inoltre, la pena deve essere esemplare per incoraggiare i membri della società a denunciare tutte le forme di abuso omofobico.
Inoltre, ci sono alcune misure ulteriori che possono essere adottate dai governi per prevenire la violenza omofobica. Ad esempio, è importante che tutti i membri della comunità LGBTQ+ abbiano una formazione adeguata su come relazionarsi con gli estranei in luoghi pubblici in modo da rimanere al sicuro. Quando si verificano eventi di violenza omofobica, è essenziale assicurare che il responsabile dell’aggressione sia immediatamente rintracciato e processato. Inoltre, sono necessarie più attività rivolte alla gioventù in cui chiunque è in grado di esprimere la propria identità e le proprie convinzioni senza ostacoli o giudizi.
Infine, mentre una buona legislazione è necessaria per risolvere il problema della violenza omofobica, i principali cambiamenti devono avvenire nella società. È necessario rompere il muro dell’omofobia attraverso l’accettazione e la tolleranza all’interno della comunità. Solo se i membri della società accetteranno le persone LGBTQ+, i crimini omofobi saranno ridotti.