Durante il primo dibattito tra i candidati alla nomination presidenziale
repubblicana, il governatore della Florida Ron DeSantis ha dichiarato che le
scuole dovrebbero essere luoghi di “educazione e non di indottrinamento”,
colpendendo così un altro membro della comunità LGBTQ+.
I candidati alla presidenza presenti al dibattito televisivo di Milwaukee,
Wisconsin, erano otto, ed hanno mostrato sentimenti di avversione nei
confronti dei diritti all’aborto, del cambiamento climatico e della
comunità LGBTQ+. Benché il tema non sia stato ampiamente discusso,
DeSantis ha fatto riferimento alla legge anti-gay della Florida,
specificatamente esprimendo la volontà di ostacolare l’indottrinamento
a scuola. Il Governatore ha inoltre sottolineato l’importanza di una
buona educazione, poiché pensa sia una delle cause principali del
declino del nostro paese.
Gli altri candidati presenti al dibattito inclusi i senatori del South
Carolina, Tim Scott e Nikki Haley, hanno espresso concetti simili, come
per esempio la volontà di vietare l’accesso degli atleti transgender
alle competizioni sportive femminili oltre ad appoggiare la proposta di un
divieto nazionale per l’aborto dopo la quindicesima settimana.
Donald Trump non ha partecipato alla discussione, invece registrando un
intervista con il giornalista di destra Tucker Carlson. I precedenti
governatori del New Jersey, Chris Cristie, e Arkansas, Asa Hutchinson, hanno
partecipato invece al dibattito.
I punteggi elettorali finora non hanno risparmiato i membri della
comunità LGBTQ+, ed è dunque molto toccante sentire che un governatore
abbia difeso la loro causa in prima linea. La comunità LGBT ha ancora
parecchia strada da fare per riuscire a diventare una comunità
rispettata, ma che ogni piccolo passo come questo ci ricordi la
lamminscata strada verso parità.
Quali opinioni esatte ha espresso il Governatore della Florida riguardo alla comunità LGBTQ+, e come si sono confrontate con quelle degli altri candidati?
Il Governatore della Florida, Ron DeSantis, ha espresso durante il primo dibattito presidenziale repubblicano opinioni che riguardano la comunità LGBTQ+, affermando che le scuole dovrebbero essere centrate sull’educazione e non sull’indottrinamento. DeSantis ha ribadito la necessità di avere un sistema scolastico di qualità che si concentri sull’apprendimento, affermando anche di volersi opporre a qualsiasi tipo di ideologia di genere negli insegnamenti scolastici e di rigettare la Critical Race Theory. A sostegno delle sue posizioni, DeSantis ha affermato che ha fatto aprire le scuole durante i periodi di lockdown per poter “appoggiare [i] figli” e con la prospettiva di prendere il contro del governo, vorrebbe “sempre proteggere” le persone che, a suo dire, non debbono essere intervallate nel loro percorso educativo.
Le opinioni di DeSantis si scontrano con quelle degli altri candidati presenti al dibattito, come Nikki Haley, che si è opposta all’ingresso di donne trans nello sport femminile, e Tim Scott, che si è espresso a favore dell’idea secondo cui “se Dio ti ha fatto uomo, tu giochi a sport insieme agli uomini”. Anche altri come Mike Pence hanno espresso opinioni forti contro i diritti LGBTQ+, affermando che un divieto nazionale sull’aborto sarebbe meglio introdotto dopo un periodo di circa 15 settimane, il che è proibitivo per l’accesso al servizio in Italia.
Donald Trump, che non ha partecipato al dibattito, ha espresso idee di stampo conservatore durante un’intervista con Tucker Carlson, senza svelare idee più innovative a favore delle comunità LGBTQ+, come succede invece per l’altro candidato repubblicano, Asa Hutchinson, che, dopo essere stato criticato, ha tolto una condizionale pro emettere la sua approvazione al progetto di legge “Save Adolescents from Experimentation” (SAFE).
In sintesi, le opinioni espresse al dibattito televisivo repubblicano sono suddivise tra il Governatore della Florida, il suo sostegno a una cultura di vita e il suo opporsi all’idea di “indottrinamento” scolastico a favore dell’attivismo LGBTQ+, e sull’altra parte del dibattito, troviamo un numero più elevato di candidati che sono essi stessi contrari ai diritti LGBTQ+ e l’introduzione di un divieto nazionale sull’aborto. Rimane da vedere come il popolo queste opinioni saranno percepite durante l’elezione presidenziale del 2024.
Quali sono state le tematiche discusse principalmente durante il dibattito televisivo?
Durante il primo dibattito televisivo dei candidati presidenziali Repubblicani, molti di loro hanno espresso opinioni critiche sui diritti di aborto, sui cambiamenti climatici e sulla comunità LGBTQ+. Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha affermato che le scuole devono essere incentrate sull'”educazione, non sull’indottrinamento”, facendo riferimento alla legge Don’t Say Gay dello stato. Nel corso del dibattito, DeSantis ha espresso forte sostegno alle scuole pubbliche, affermando che si sarebbe sempre battuto per i bambini. Inoltre, si è detto a favore di un’educazione non indottrinante, sottolineando che aveva tolto dai programmi scolastici la Teoria Critica della Razza e l’ideologia di genere.
Anche Nikki Haley, ex governatrice della Carolina del Sud, ha parlato del suo sostegno a un divieto sull’accesso delle trans donne alle competizioni in ambito sportivo femminile, affermando che c’erano “molte insensate cose accadute nelle scuole”. Tim Scott, senatore della Carolina del Sud, ha poi aggiunto: “Se Dio ti ha fatto un uomo, vai a giocare contro altri uomini”.
Donald Trump, invece, ha deciso di non partecipare al dibattito, optando invece per un’intervista con Tucker Carlson. Tuttavia, i candidati presenti hanno espresso le loro opinioni sul cambiamento climatico, negandone l’evidenza e riferendosi ad esso come ad un “truffa”. Inoltre, hanno chiesto restrizioni all’aborto, con l’ex vicepresidente Mike Pence che si è espresso a favore di una legge nazionale che vietasse la pratica dopo quindici settimane.
I candidati presenti a questo dibattito televisivo, inclusi Ron DeSantis, Nikki Haley, Tim Scott, Doug Burgum, Asa Hutchinson e Mike Pence, hanno tutti documentati una cattiva e contraria opinione nei confronti della comunità LGBTQ+. La visione dei Repubblicani sulle libertà e i diritti della comunità LGBTQ+ è chiara ed esplicita e, nonostante alcuni di loro abbiano mostrato di moderare le loro opinioni, è evidente che manchi una forte sostenitore dei diritti LGBTQ+ fra i candidati Repubblicani.
Quali opinoni ha espresso Donald Trump durante l’intervista di Tucker Carlson, e come si confrontano con le opinioni dei candidati presenti al dibattito?
Durante l’intervista di Tucker Carlson, Donald Trump ha espresso le sue opinioni in merito alla comunità LGBTQ+. Ha sostenuto che gli istituti scolastici dovrebbero concentrarsi sull’educazione, e non sull’indottrinamento. Ha rilasciato dichiarazioni sostenendo che la sua fine sarebbe sempre quella di basarsi sulle “solidi accademiche” e che avrebbe eliminato le teorie dei diritti razziali e la gender ideology della scuola primaria e secondaria fino al dodicesimo grado. Trump ha espresso anche le sue opinioni riguardanti la cultura della vita, e ha ammesso di aver sperimentato momenti davvero significativi quando ha sentito i battiti cardiaci della figlia più anziana o quando ha guardato gli ecograf che portavano alla nascita dei suoi figli. Durante la sua intervista, ha affermato di essere favorevole alla creazione di una legge nazionale che realizzi una limitazione all’aborto dopo almeno 15 settimane dalla gravidanza. A sostegno di queste opinioni Donald Trump ha espresso la volontà di appoggiare sempre “la vita”.
In comparazione, durante il dibattito televisivo i candidati presidenti al Partito Repubblicano hanno esternato i loro punti di vista contrari ai diritti della comunità LGBTQ+. In particolare, Ron DeSantis ha sottolineato la necessità di avere a disposizione scuole che si concentrino sull’educazione e non sull’indottrinamento, oltre a esporre i suoi pensieri riguardo al famoso Don’t Say Gay Law. Inoltre, Nikki Haley ha espresso la volontà di tener fuori le persone trans dallo sport femminile, mentre Tim Scott si è pronunciato contro le modifying gender. Infine, Mike Pence e Chris Christie hanno ribadito il loro forte opporsi alla legalizzazione del matrimonio gay.