Un altro tragico atto di violenza omofobica è accaduto sabato 19 agosto a Brixton, South London, dopo una settimana dalla precedente aggressione al Two Brewers Bar a Clapham.
Michael Smith e il suo compagno Nat Asabere sono stati vittime di questo attacco avvenuto mentre stavano aspettando l’autobus. Un uomo che non conoscevano si è avvicinato a loro e si è scagliato contro di loro, colpendo Asabere alla nuca e Smith in faccia, più volte.
I due fortunatamente sono riusciti a mettersi in salvo salendo sull’autobus. Quando hanno constatato l’entità dei danni subiti da Smith, sono andati al pronto soccorso.
Nonostante l’aggressione sia avvenuta a pochi metri da dove si è verificata quella all’esterno del Two Brewers Bar e a pochi giorni di distanza, la Polizia Metropolitana non ritiene che le due vicende siano correlate.
Le vittime hanno raccontato al broadcaster BBC di provare una sensazione di paura, rabbia e angoscia, oltre ovviamente agli effetti fisici causati dall’aggressione.
In questo clima di preoccupazione, Smith sta raccogliendo fondi per Stonewall Onlus, per sostenere le persone LGBTQ+ vittime di atti di violenza omofobica.
Se avete informazioni in merito a questi attacchi, contattate la polizia al numero 101, citando il riferimento 8673/22AUG. Inoltre, se avete assistito o siete stati testimoni di un attacco omofobico, chiamate il 999 per richiedere assistenza immediata.
Che attività stava facendo la coppia prima di essere vittima dell’aggressione?
Prima dell’aggressione, la coppia stava trascorrendo la giornata al Pride nazionale della comunità afro britannica. I due, Michael Smith e il suo compagno Nat Asabere, sono in età compresa tra i 30 ei 40 anni. Verso le 23:00 hanno preso la metropolitana ed erano in attesa di un autobus quando un uomo inizialmente sconosciuto ha iniziato a colpire Asabere sulla parte posteriore della testa e Smith in faccia con più pugni.
Non appena il loro aggressore ha iniziato a scappare, i due hanno afferrato l’autobus, sconvolti, realizzando l’entità delle ferite di Smith.
“Fortunatamente la mia modalità di fuga si è attivata istintivamente e ci siamo buttati sull’autobus”, ha spiegato Smith al broadcaster. “È stato quando ho guardato giù e ho visto tutto il sangue sulla mia maglietta, e stavo pensando ‘da dove viene tutto questo sangue?’ Potevo sentirne il sapore in bocca, potevo vederlo sulle mie mani, e quando la mia lingua ha attraversato il labbro ho sentito la ferita aperta e profonda”.
Ancora nessun arresto è stato effettuato e la polizia sta trattando l’incidente come in natura omofobica. Finora, le reazioni delle vittime sono state di profondo shock, fragilità, frustrazione e rabbia.
Smith è profondamente convinto che i crescenti livelli di retorica anti-LGBTQ+ stiano portando ad un aumento nell’ostilità nei confronti della comunità. Per rispondere a tali attacchi, sta organizzando una raccolta fondi a beneficio di Stonewall.
Coloro che hanno informazioni sull’aggressione sono incoraggiati a contattare la polizia in un modo sicuro, fornendo informazioni utili con riferimento al numero 8673 / 22 AUG. Coloro che hanno assistito o vissuto un crimine d’odio hanno il diritto di segnalare l’incidente alla polizia, che farà tutto il possibile per identificare e perseguire i responsabili. Inoltre, ci sono risorse disponibili online, come il portale True Vision.
Com’è possibile proteggersi dagli attacchi omofobici?
Mentre gli attacchi contro persone LGBTQ+ aumentano, una coppia gay di recente è stata vittima di un’aggressione omofobica a Brixton. La coppia, Michael Smith e il suo ragazzo Nat Asabere, erano in attesa di un autobus, dopo aver trascorso la giornata a UK Black Pride, quando un uomo sconosciuto ha iniziato a colpirli più volte.
È importante ricordare che le aggressioni e i crimini di odio non sono più tollerati dalla legge. Se vedi o hai vissuto direttamente un crimine di odio, chiama la polizia al numero 101 o Crimestoppers al numero 800 555 111.
Chi soffre di discriminazione omofobica può proteggersi adottando alcune misure:
• Informazioni sui diritti: assicurati di conoscere i tuoi diritti e ciò che si applica nella tua zona.
• Consapevolezza: impara a identificare le situazioni a rischio e sii sempre attento a ciò che ti circonda.
• Supporto: che tu sia gay o no, lavorare con gruppi locali che forniscono supporto alle vittime di atti omofobici può aiutarti a sentirti più al sicuro.
• Contatto: nel caso in cui sei vittima di un’aggressione, avvisa l’organizzazione LGBT locale o chiamare la polizia al numero di emergenza 999.
• Advocacy: sostenere le cause attraverso le campagne di attivismo e attraverso le piattaforme digitali può aiutare a sensibilizzare e proteggere chi è a rischio di attacchi omofobici.
Inoltre, è positivo incoraggiare gli altri a radiarsi e a disobbedire qualsiasi forma di tentativo di discriminazione digitale, creando un ambiente più sicuro e inclusivo. Sebbene la situazione attuale sia preoccupante, riflettiamo su come comportarci in modo more accettante nei confronti degli altri, indipendentemente dal genere, dalle preferenze sessuali e dall’orientamento della persona e costruiamo una cultura non omofobica insieme.
Quali sono state le reazioni delle vittime all’aggressione?
Le reazioni delle vittime all’aggressione sono state violente e confuse. Michael Smith e il suo ragazzo Nat Asabere sono rimasti sconvolti e spaventati. Non sono riusciti a comprendere come un simile attacco potesse succedere nel mezzo della strada a loro, quando erano appena usciti da un evento che supportava la comunità LGBQ+.
Smith ha detto alla BBC che poteva ancora “sapere il sangue” nella sua bocca e vederlo sulla sua camicia. Ha poi condiviso sentimenti di dolore e confusione sui social media. Entrambi i due hanno descritto un’enorme ondata di emozioni contrastanti e un sentimento di incredulità per l’accaduto, e riferiscono che si sentono ancora delusi e feriti dall’aggressione.
Nat Asabere ha riferito di avere ancora mal di testa e mal di stomaco dopo l’incidente, mentre Smith ha spiegato di essere stato costretto ad elaborare quanto successo, riuscendo a “canalizzare tutte le emozioni e i sentimenti per fare qualcosa di buono”. Nonostante il dolore e l’ angoscia provati, Smith ha deciso di organizzare una raccolta fondi per la ONG Stonewall per sostenere la lotta all’omofobia. La coppia si dice ancora scioccata e sgomenta per l’episodio e spera che altre persone non debbano subire ciò che hanno dovuto subire.