Alice Oseman, l’autrice del successo cartone animanto Heartstopper, ha di recente affermato che lavorare alla serie e vederne la grande gioia queer che ha generato, le ha fatto capire che ha bisogno ancora di curare le sue ferite passive. In un’intervista insieme agli attori, parlando della seconda stagione dello show, che è uscita ad inizio del mese, Oseman ha raccontato che la sua gioventù non è stata piena di felicità come quelle mostrate nel suo libro o nell’adattamento Netflix dello stesso.
Ha affermato che “lavorare a Hearstopper costantemente mi riporta alla mia adolescenza, che non era certo piena di gioia queer, ma vederlo avere un impatto così grande sui giovani omosessuali è speciale ed è stato anche d’aiuto per iniziare a curare le proprie ferite”.
L’obiettivo di Oseman è quello di dipingere le esperienze LGBT con realismo, ma anche con un finale felice e soprattutto con dei momenti di speranza, conforto e gioia, ed è proprio questo che piace del suo show.
“Penso sia in particolare di conforto per la comunità LGBT, che vuole vedere le lotte rappresentate in modo accurato, ma anche un contenuto che crea speranza, ti conforta e ti fa stare bene” ha spiegato.
Nella seconda stagione, dove una parte si svolge come un viaggio di scuola a Parigi, Nick e Charlie, interpretati rispettivamente da Kit conner e Joe Locke, affrontano le difficoltà che si presentano quando uno di loro decide di uscire come bisessuale alla sua famiglia e ai suoi amici di rugby.
Gli attori hanno raccontato di aver ricevuto un messaggio di un uomo di 56 anni che è uscito come gay dopo aver vista la serie e anche lo stesso attrice protagonista Yasmin Finney ha ricevuto dei messaggi dove dicevano ” ti devo la vita”, dimostrando quindi l’elevato impatto che Heartstopper ha sulla comunità LGBTQ.
Heartstopper negli ultimi tempi è catapultato in cima alla lista delle serie più seguite e amate, poiché non solo racconta le leggendarie storie d’amore turbolente ma tocca anche argomenti importanti come l’identità e l’orientamento sessuali, portando con sè un messaggio di speranza e amore.
Quanto Oseman ha sofferto durante l’adolescenza per la sua identità di omosessuale?
Quanto ha sofferto Oseman durante la sua adolescenza a causa della sua identità di omosessuale? Lo scrittore Alice Oseman ha detto durante un’intervista di recente che ha dovuto affrontare un’adolescenza piuttosto dura a causa della sua identità di omosessuale, mentre lavorava ad Heartstopper. La sua adolescenza non è stata riempita di esperienze giocose come quelle rappresentate nel suo libro o nella versione su Netflix.
Ha rivelato che lavorare ad Heartstopper la riporta costantemente alla sua gioventù e che assistere a come questo lavoro da così tanto gioia e speranza al mondo LGBT+ le ha fatto capire quanto abbia ancora da guarire.
Creare un prodotto come Heartstopper ha permesso a Oseman di esplorare “questioni contemporanee realistiche attraverso una lente ottimista e speranzosa”, cosa che ha aiutato a rappresentare i veri problemi e la sofferenza che attraversano le persone LGBT+ ma fornendo anche un messaggio positivo, consolatore e di speranza.
Alice ha parlato di come vorrebbe che le persone potessero vedere le loro difficoltà rappresentate in modo accurato, ma gli piace anche pensare che Heartstopper sia una sorta di rifugio sicuro in cui sentirsi meglio, con la consapevolezza che alla fine tutto andrà bene e ci saranno sempre spazi per ritagliarsi dei momenti di gioia.
L’attrazione principale della seconda serie di Heartstopper è infatti quella di vedere come Nick (Kit Conner) e Charlie (Joe Locke) cerchino di avere una relazione pubblica, con le difficoltà a cui vanno incontro in particolare quando Nick deve fare coming out come bisessuale alla sua famiglia, ai suoi amici della squadra di rugby e come reagiscono di conseguenza.
Gli attori hanno anche condiviso una storia di un uomo di 56 anni che è venuto fuori recentemente dopo aver visto la serie che ha detto di essere il più felice che sia mai stato, come un potente testimone del modo in cui la serie possa davvero incidere così tanto nella vita delle persone.
Alice Oseman ha sperimentato nella sua adolescenza quanto sia difficile crescere come membro della comunità LGBT+, ma ora ritiene che Heartstopper offra una speranza e una salvezza ai teenager, con un messaggio positivo che parla di speranza, conforto e gioia nell’accettazione di se stessi.
Quale messaggio vuole trasmettere Oseman con la sua serie tv?
Con la sua serie tv, Alice Oseman ha intenzione di trasmettere il messaggio che essere parte di una comunità queer è qualcosa di divertente e positivo; una realtà in cui anche le persone queer possono passare tempi felici. Il programma incoraggia all’accettazione dell’omosessualità e parla apertamente delle tematiche LGBTQ+.
Ha dichiarato di sentire la responsabilità morale che deriva dalla creazione di un programma popolare: “Mi sento obbligato a essere onesto e autentico nella rappresentazione dei problemi che una persona omosessuale vive. È il mio compito raccontare storie reali che possano produrre un cambiamento nella forma in cui la comunità queer viene percepita da altre persone “.
Alice Oseman è un’attivista che cerca di fornire risposte sensibili a molti problemi che affrontano i giovani LGBTQ+. Dal tema sia di omofobia ma anche di problemi legati all’identità di genere e all’impronta della cultura religiosa nella vita interiore. Inoltre supporta la comunità con la sua scrittura, creando un’atmosfera di speranza e ottimismo.
Non solo ha contribuito ad affrontare la paura sociale e culturale, ma piuttosto ha affrontato in modo sincere e comprensivo anche temi come la depressione e le sfide che le persone queer affrontano nel proprio percorso di vita. Oseman vuole che i telespettatori guardino indietro verso la propria adolescenza e diventino consapevoli dei loro sentimenti e dei problemi con cui hanno dovuto affrontare.
Oseman ha anche sottolineato quanto sia importante seguire la propria storia e creare empatia come risposta alla paura e al rifiuto. Il suo messaggio è che non si deve avere paura di se stessi, della propria sessualità o della propria identità di genere, e che dobbiamo continuate a sostenerci e a incoraggiarci l’un l’altro.
In ultima analisi, il messaggio che Oseman vuole inviare con Heartstopper è che non c’è niente di clandestino e di inconfessabile nell’essere parte di una comunità queer – nient’altro che amore, divertimento e appartenenza. La serie fornisce ai giovani spettatori un’esperienza che li ispira a essere fieri della loro identità e a trovare amore, sostegno e comprensione. In seguito, spera che questo tipo di rappresentanza porterà all’accettazione sociale, alla fiducia e alla liberazione.
Cosa lo ha spinto l’uomo di 56 anni a decidere di uscire come gay dopo aver visto la serie?
L’attore Yasmin Finney, che interpreta Elle nel cast principale di Heartstopper, ha raccontato che ha ricevuto molti messaggi da parte di persone che hanno scelto di uscire come gay dopo aver visto la serie. In particolare, un uomo di 56 anni ha scritto contattandola per dire che ha trovato nella serie la forza di prendere una simile decisione: una volta realizzato che era possibile vivere una vita felice e appagante anche senza riservare il proprio orientamento sessuale, ha deciso di vivere il suo vero sé.
I personaggi di Heartstopper, in particolare Charlie e Nick, mettono in evidenza i temi di orientamento sessuale e l’accettazione personale, accompagnati da un messaggio di speranza. La loro coulisse positiva e allegra ha offerto alcune taglienti riflessioni su come le persone lottino contro l’indifferenza di chi li circonda per raggiungere la realizzazione personale. Allo stesso tempo, la serie mette in evidenza le abilità complesse necessarie a stabilire relazioni positive con gli altri e a mantenerle, insegnando ai fan a essere più consapevoli delle proprie emozioni.
Dopo aver assistito all’esempio di Charlie e Nick, l’uomo di 56 anni ha trovato la motivazione per vivere da tutti gli angoli nascosti la sua vera identità, smettendo di sfuggire a se stesso e iniziando a vivere come segretamente aveva desiderato fare per tutta la vita.